Il doping – Stimolanti e Narcotici
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Pubblichiamo oggi il secondo dei quattro articoli del Dottor Nicola Santobianchi, presentati sul sito , a riguardo di un importante argomento che interessa negativamente il mondo del calcio e dello sport in generale: il doping.
Stimolanti e narcotici
Come abbiamo visto nell’articolo “”rientrano in questa categoria stimolanti e narcotici.
Stimolanti
Questa categoria di sostanze dopanti comprende diversi tipi di prodotti dotati di capacità di accrescere l’attenzione, ridurre il senso di fatica ed aumentare la competitività e l’aggressività. Appartengono agli stimolanti tutte le sostanze ad azione simpatico-mimetica (aumento della pressione arteriosa, frequenza cardiaca e livello di attenzione). Sono in genere assunti poco prima della competizione.
Effetti collaterali degli stimolanti:
- Ipereccitabilità con stati d’ ansia e tremori
- Ipertensione arteriosa
- Aritmie fino all’ arresto cardiocircolatorio
- Talvolta l’uso di stimolanti può causare una perdita di capacità di valutazione e in certi sport questo comporta un aumentato rischio di incidenti a terzi.
Fanno parte degli stimolanti i derivati anfetaminici, la cocaina, l’efedrina, la caffeina e gli anoressizzanti.
Efedrina
Alcaloide estratto dalle piante di efedra (MA-HUANG), ma si può ottenere anche sinteticamente.
Uso: in spray, decongestionante nelle riniti e sinusiti. In fiale, usato per contrastare l’ipotensione che decorre durante l’anestesia spinale.
Doping: broncodilata, stimola la frequenza e gittata cardiaca, libera catecolamine (quelle più importanti sono l’adrenalina, la noradrenalina e la dopamina), aumenta l’aggressività, ha effetto dimagrante, riduce il senso di fatica.
Limite: 12-36 mg/die possono essere letali.
Se ne verifica l’assunzione tramite esame delle urine (metilefedrina 5mcg/ml)
N.B.
- E’ usata come droga da strada in sostituzione dell’ecstasi.
- In commercio ci sono integratori (spesso associati a caffeina) che contengono alcaloidi dell’efedra.
- 100gr = 1-2- gr di L-efedrina à DOSE LETALE
Effetti tossici consistono nell’aumento del rischio di:
- Ipertensione
- Tachicardia
- Ictus
- Emorragia subaracnoidea
- Miocardite da vasocostrizione
- Insonnia
- Allucinazioni
- Psicosi
- Crisi convulsive
Caffeina
E’ un alcaloide (una sostanza organica di origine vegetale) ricavata dalla piante del caffè. E’ uno stimolante del Sistema Nervoso Centrale.
Doping: se assunta prima di una prova di durata migliora sensibilmente la resistenza alla fatica, facilita il consumo dei grassi risparmiando glicogeno. Una dose di 600-800 mg assunta nell’ arco di mezz’ora porta a un aumento del dosaggio urinario al di sopra del limite massimo consentito (12mg/ml) e quindi alla squalifica.
Effetti tossici
- Emicrania
- Irritabilità
- Eccitazione psicomotoria
- Palpitazioni (aritmie cardiache gravi)
- Tremori
- Diuresi e vomito (disidratazione)
- Ipocalcemia
- Iperglicemia
- Ansia
- Insonnia
- Reflusso gastroesofageo
Narcotici
Appartengono alle sostanze analgesico-narcotiche la morfina e i suoi derivati (eroina, metadone, codeina). Esse agiscono come analgesici centrali e presentano rilevanti effetti indesiderati di elevata pericolosità:
- Depressione respiratoria (dose-dipendente)
- Rischio di dipendenza fisica e psichica e tolleranza
“Facendo uso di doping non potenziamo il corpo ma il nostro ego, arricchendo al tempo stesso mafia, corruzione e mercato nero… Il problema non è il corpo, ma come la società lo considera. Se lo usiamo solo come uno strumento a un certo punto si bloccherà o peggio ancora. Se ce ne prendiamo cura, capendo che è quello che di più prezioso abbiamo per il fatto stesso che ci permette di vivere, andremo avanti il più possibile in salute così da goderci tutte le sensazioni che proviamo. Con l’aiuto del doping forse possiamo vincere per un attimo. Senza, vinciamo per sempre…” Nicola Santobianchi
Per approfondire le altre sostanze dopanti e conoscerne i rischi, potete leggere questi articoli:
Dott. Nicola Santobianchi
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3405992188